SECONDO SETTENNIO-LA SCUOLA E IL METODO DIDATTICO

Il bambino nell'intero secondo settennio ricerca massimamente il rapporto con il mondo e con gli esseri che lo animano. Questo rapporto dapprima è mediato dalla figura dell'insegnante che con la sua autorità si pone come oculare verso l'universo.

Nella Scuola Waldorf il maestro è UNICO per tutti gli otto anni del ciclo, senza cesura tra scuola elementare e media inferiore. Con lui collaborano gli insegnanti di materie specifiche quali le lingue straniere, l'euritmia, il lavoro manuale e la musica, ma è la sua figura ad avere il ruolo di punto di riferimento preciso e costante; è il maestro di classe l'autorità amata. Quando il bisogno di sentirsi appoggiati ad un maestro non è stato soddisfatto nella prima infanzia, accade talvolta, soprattutto negli anni dell'adolescenza che i ragazzi vadano a cercare surrogati dell'autorità che è loro mancata. La fiducia nell'insegnante che coltiva in sé e nell'alunno il buono, il vero ed il bello è la base di una sana autorità e di un sano sviluppo. Per arrivare a questo il maestro deve risvegliare, anzitutto dentro di sé le forse artistiche e con il loro ausilio deve saper vivificare ogni parola, ogni pensiero, ogni azione. Se si vuole coltivare la naturale ed innata artisticità del bambino, senza snaturare la sua crescita, la pedagogia deve diventare anch'essa un'arte. L'elemento artistico è considerato nelle scuole Waldorf un efficace strumento educativo ed un ineguagliabile metodo formativo. La pittura, la scultura, l'euritmia, la dizione, la recitazione, il canto, la musica, il lavoro artigianale e manuale accompagnano l'alunno per l'intero ciclo scolastico, risvegliando tutte quelle forze creative che sonnecchiano entro ogni individuo; ma ciò che conta veramente è che l'insegnante cerca di compenetrare d'arte tutte le materie scolastiche, ed in particolare quelle che di solito sono considerate semplicemente nozionistiche.
Il piano di studi delle scuole Rudolf Steiner mette al primo posto la necessità di porsi in relazione con la fase di sviluppo del bambino e quindi la scelta del momento in cui impartire un insegnamento.
  • Nella prima classe si respira ancora un'atmosfera di gioco; il maestro racconta le fiabe e presenta ogni argomento con l'ausilio di storie create da lui allo scopo di non costringere gli alunni ad accettare vuote astrazioni convenzionali appartenenti al mondo degli adulti. 
  • L'euritmia fin dal primo anno fa parte del curriculum delle materie; si tratta di un'arte del movimento nata all'inizio di questo secolo grazie a Rudolf Steiner, con l'esercizio della quale si affina la capacità di ascolto di sé e si accrescono la sensibilità e l'attenzione verso gli altri, così utile nel sociale.
  • Il lavoro manuale è una parte importante dell'attività scolastica; i bambini si cimentano con il telaio, la maglia, il cucito, il ricamo, l'uncinetto confezionando piccoli oggetti artistici, rendendo sempre più abili le mani e migliorando la capacità di concentrazione. 
  • Fin dalla prima classe vengono portate ai bambini due lingue straniere solamente parlate, tendendo all'acquisizione del ritmo, della melodia del suono.
  • In terza classe si effettuano lezioni di vita pratica in vari ambiti quali l'edilizia, l'agricoltura, l'orticoltura e si inserisce anche la ginnastica assecondando la maturazione fisica degli allievi.
  • Dai 9 ai 10 anni si affrontano più concretamente geografia, storia, scienze naturali e geometria evitando una trattazione aridamente nozionistica.
  • L'astronomia viene trattata a partire dalla sesta classe. 
  • La storia prende le sue mosse dalle prime culture orientali via via arrivando a Greci ed ai Romani in sesta classe. Lo studio storico è strettamente connesso alle esperienze che di una determinata epoca si possono fare in disegno, modellaggio, pittura, euritmia e musica.
  • Sin dalla prima classe il disegno di forme ha accompagnato il bambino che ora da esso trae la geometria. Le stesse forme vengono esaminate non più solo artisticamente ma deducendo concetti geometrici piani dapprima e spaziali poi.
  • Dalla sesta classe inizia lo studio della fisica, privilegiando l'esperienza diretta e presentata in modo vivo dall'insegnante e dalla settima classe si prende in esame la chimica.

SALENTO WALDORF

SALENTO WALDORF
salentowaldorf@gmail.com

Visualizzazioni totali